PEDICURE CURATIVO

Il pedicure curativo si distingue dal pedicure estetico in quanto è un trattamento volto alla risoluzione o prevenzione di stati dolorosi del piede. Questo servizio comprende:

Trattamento di unghie distrofiche: ovvero unghie spesse e/o deformate, difficili da tagliare e che possono essere anche dolorose. Uno dei maggiori problemi che può portare un unghia distrofica è la formazione di ulcere sul letto ungueale, cioè sotto l’unghia, perciò è sempre bene non trascurare
queste situazioni, specialmente in persone anziane, diabetici e in chi soffre di problemi circolatori.

– Micosi ungueale. Per micosi ungueale si intende un’infezione fungina dell’unghia. Questa patologia è asintomatica e provoca più che altro un danno estetico. Difficilmente colpisce unghie sane in quanto i miceti hanno bisogno di condizioni favorevoli. Le micosi ungueali colpiscono sopratutto persone anziane e unghie distrofiche (unghie spesse e, in genere, staccate dal letto ungueale). Spesso infatti la causa alla base di una micosi ungueale è di tipo meccanico: frequenti urti contro il terreno o contro la calzatura producono il distacco di una porzione di lamina dal letto ungueale (onicolisi), generando uno spazio vuoto (sotto l’unghia) che diventa un terreno fertile per questi organismi. C’è da dire inoltre che spesso le micosi ungueali vengono scambiate con l’onicolisi (1) (il distacco dell’unghia dal letto ungueale) la quale ha sempre un’origine meccanica. Quindi, se vediamo un cambiamento di colore e/o spessore dell’unghia, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un podologo per capire quale sia il problema. Correre subito in farmacia per comprare un antimicotico locale può essere una perdita di tempo ed una spesa inutile. Infatti, una volta stabilito che si tratta davvero di onicomicosi, il podologo procederà al suo trattamento, che prevede innanzitutto la pulizia meccanica dell’unghia e la rimozione della parte distaccata (operazione completamente indolore). Questa operazione è necessaria in quanto l’unghia ed il materiale che si accumula sotto di essa fa da barriera impedendo la penetrazione dell’antimicotico. L’unghia dovrà essere controllata ad intervalli regolari (noi in genere facciamo controlli ogni 30 giorni) fino alla guarigione. Una volta risolta la micosi è consigliabile procedere alla ricostruzione ungueale.

1) Motivi meccanici: Il letto ungueale è un tessuto molle che viene mantenuto in sede dalla presenza dell’unghia. Se l’unghia viene rimossa è possibile che esso si espanda andando poi a disturbare la ricrescita dell’unghia;

2) Motivi igenici: Il gel andando a ricoprire il letto ungueale impedisce alla sporcizia di accumularsi nei solchi ungueali e in eventuali anfratti formati dalla porzione di unghia rimasta;

3) Motivi estetici.

– Ricostruzione ungueale o onicoresina: L’onicoresina è una tecnica usata per la ricostruzione di parti di lamina ungueale mancante o danneggiata mediante specifiche resine, con il fine di guidare la ricrescita della lamina e proteggere i tessuti molli circostanti con conseguente riduzione del conflitto tra la lamina ed
il solco ungueale.

Ortonixia (rieducazione ungueale): tramite l’uso di ortesi e/o protesi è possibile correggere la curvatura dell’unghia e migliorarne la funzione. Questo trattamento si rivolge per lo più alla rieducazione di lamine incurvate, dette “a tegola” o “a pinza”, le quali possono andare incontro a ricorrenti onicocriptosi (unghia incarnita). Il metodo di rieducazione che utilizziamo nel nostro studio è il metodo Erkiset: si tratta di incollare alla base dell’unghia dei piccoli bottoni di materiale resinoso dotati di gancini, ai quali viene poi fissato un elastico che fa da tirante. Questo metodo si basa sull’elasticità, infatti l’elastico applicato con un certo grado di tensione, esercita una forza per tornare alla posizione di partenza opponendosi alla forza di penetrazione della lamina. Gli elastici hanno vari diametri e spessori e sono scelti in base al grado di trazione che si vuole esercitare. Questo metodo necessita di molta manutenzione poiché gli elastici devono essere sostituiti ogni 10-15 giorni circa se si vuole mantenere la loro capacità elastica. La durata del trattamento è di circa 10-12 mesi

– Onicocriptosi (unghie incarnite): patologia particolarmente fastidiosa e dolorosa che consiste in una lesione dei bordi ungueali provocata dall’unghia stessa. Frequentemente è provocata da un taglio sbagliato dell’unghia. Esistono inoltre morfologie ungueali e/o dei tessuti periungueali che predispongono a questo tipo di problema sino a farlo diventare cronico. Lo studio Paoli ha una grande esperienza in questo tipo di problema, accumulata nel corso degli anni, da tre generazioni di podologi. Da questa nostra esperienza possiamo dire che solo una piccola minoranza dei casi necessita di intervento chirurgico. Nella maggior parte dei casi è sufficiente tagliare la porzione di unghia in conflitto col margine del dito per risolvere il problema. Questo intervento, se fatto da mani esperte e con gli strumenti giusti non necessita di anestesia, anche in presenza di una forte infiammazione e granuloma. In base alla gravità del caso e alla tolleranza del dolore (che naturalmente rispettiamo sempre) è possibile che siano necessarie più sedute per rimuovere lo sperone ungueale che è causa dell’infiammazione, e comunque è sempre necessario il controllo della ricrescita dell’unghia ad intervalli di tempo crescenti per evitare recidive. Quindi, prima di decidere per l’intervento chirurgico noi consigliamo sempre di sentire il parere di un podologo esperto. Inoltre, nel caso di una predisposizione causata da una morfologia ungueale, detta “a tegola”, esistono dei metodi di correzione (“ortonixia”) che possono evitare l’intervento chirurgico.

-Rimozione di callosità: Il callo (ipercheratosi) è un ispessimento dello strato superficiale della pelle, in genere in una zona sottoposta a stress meccanico. Le zone di formazione di ipercheratosi sono quindi:

-la pianta del piede, essendo una zona di carico;

-dorso ed apice delle dita, a causa dello sfregamento con la calzatura, specialmente in caso di deformità digitali;

-fra le dita (ipercheratosi interdigitale 1), a causa della compressione fra le dita che può essere causato da calze e/o calzature troppo strette o da deformità digitali (quali ad esempio l’alluce valgo);

-nei solchi ungueali (onicofosi) o subungueali (2).

Un altro fatto poco noto è che le ipercheratosi possono ulcerarsi (3), specialmente in persone anziane, o in presenza di patologie circolatorie e/o diabete.

Perciò quando la callosità è dolente è sempre meglio rivolgersi al podologo, il quale, oltre a rimuoverla (intervento indolore) può intervenire cercando di rimuovere le cause della sua formazione ridistribuendo il carico con ortesi di silicone su misura, feltraggi (4-5), ortesi digitali in silicone (6-7) o ortesi plantari (solette).